Tutto ciò che delle mie letture mi incuriosisce, mi emoziona, mi fa arrabbiare, mi fa sorridere, mi porta via, mi resta addosso per tanto tempo. Come la forma dell'intreccio della paglia. A gambe nude, d'estate.

domenica 30 settembre 2012

Da "La setta degli angeli", di Andrea Camilleri (Sellerio editore Palermo, 2011)




Il colonnello Petrosillo, che si tiniva ancora un fazzoletto vagnato sul naso, si susì e disse:
"Mando a Lola".
Tutti s'azzittero, 'mparpagliati, spiannosi chi era 'sta Lola e indove e pirchì la voliva mannare il colonnello. L'unico a capiri la situazioni fu, al solito, don Stapino Vassallo.
"Colonnello, per favore, scosti il fazzoletto e ripeta".
Il colonnello bidì.
"Domando la parola".

(...)

"Don Filiberto s'ammazzò!".
Subito la frasi vinni passata di vucca 'n vucca da cintinara di pirsone. Quelli che s'attrovavano per strata l'arripitero a quelli che stavano alle finestre, quelli che stavano affacciati alle finestre la gridaro a quelli dei balcuni, quelli che stavano nei balcuni la vociaro a quelli delle tirrazze, e quelli che stavano supra alle tirrazze la dissiro al vento e il vento si portò appresso la voci fino alle campagne cchiù vicine a Palizzolo.
Allura capitò che chi stava mangianno, lassò perdiri di mangiari; chi durmiva, venni arrisbigliato; chi stava allattanno, corcò la criatura chiangenti; chi stava travaglianno nell'orto, posò lo zappuni; chi stava morenno, arriniscì a rimannari la morti e perfino chi stava facenno all'amuri si fermò a mezzo.

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