Tutto ciò che delle mie letture mi incuriosisce, mi emoziona, mi fa arrabbiare, mi fa sorridere, mi porta via, mi resta addosso per tanto tempo. Come la forma dell'intreccio della paglia. A gambe nude, d'estate.

domenica 28 aprile 2013

Da "Il ballo", di Irène Némirovsky (Newton Compton Editori, 2013)




La signora Kampf entrò nello studio richiudendosi dietro la porta in maniera così brusca che tutte le gocce del lampadario di cristallo, mosse dalla corrente d'aria, si misero a suonare un tintinnio puro e leggero di sonaglio. Ma Antoinette non aveva smesso di leggere, tanto china sullo scrittoio da toccare il libro con i capelli. Sua madre si mise a osservarla per un po' senza parlare; poi le si piantò davanti a braccia conserte.
"Potresti scomodarti", le urlò contro, "quando vedi tua madre, figlia mia, no? Hai il didietro incollato alla sedia? Che bei modi raffinati... Dov'è Miss Betty?".
Nella stanza accanto il rumore di una macchina da cucire ritmava una canzone, un "What shall I do, what shall I do when you'll be gone away"..., cantata languidamente con una voce stonata e fresca.
"Miss", chiamò la signora Kampf, "venga qui".

domenica 21 aprile 2013

Da "Pappagalli verdi", di Gino Strada (Feltrinelli, 2008)




Non mi illudo certo di avere partorito un libro di valore.
Spero solo che si rafforzi la convinzione, in coloro che decideranno di leggere queste pagine, che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.

G.S.

domenica 14 aprile 2013

Da "Il sorriso di Angelica", di Andrea Camilleri (Sellerio, 2010)




Uno che si metti a parlari all'improvviso nel sonno non può diri che cose vere, le virità che tiene dintra di lui, non s'arricordava d'aviri leggiuto che nel sogno si potivano diri farfanterie, o 'na cosa per l'altra, pirchì uno mentri che dormi è privo di difisi, disarmato e 'nnuccenti come a un picciliddro.

domenica 7 aprile 2013

Da "Don Giovanni", di Dan Fante (Edizioni Spartaco, 2009)




JONATHAN (...) Dozzine di volte ho visto la donna sbagliata distruggere un uomo, proiettare un'ombra perniciosa sul suo animo, spegnerne la decenza e la creatività. Guai a minimizzare l'impatto di una femmina distruttiva.