Tutto ciò che delle mie letture mi incuriosisce, mi emoziona, mi fa arrabbiare, mi fa sorridere, mi porta via, mi resta addosso per tanto tempo. Come la forma dell'intreccio della paglia. A gambe nude, d'estate.

domenica 24 marzo 2013

Da "Il codice da Vinci", di Dan Brown (Mondadori, 2009)




Nonostante l'oscurità, Langdon aveva percepito la loro sorpresa e aveva provato dentro di sé un calore familiare. Era il motivo per cui insegnava. "Come vedete, c'è un ordine sotto l'apparente caos del mondo. Quando gli antichi hanno scoperto phi, erano certi di avere trovato uno dei mattoni usati da Dio per la costruzione del mondo e avevano venerato la natura per questa sua caratteristica. E possiamo capirne la ragione. La mano di Dio è evidente nella natura e ancora oggi esistono religioni pagane che adorano la Madre Terra. Molti di noi celebrano la natura come i pagani, ma non lo sanno. Il Calendimaggio ne è un esempio perfetto, la festa della primavera, la terra che ritorna alla vita per darci i suoi frutti. La misteriosa magia della proporzione divina è stata scritta all'inizio dei tempi, l'uomo si limita a giocare secondo le regole della natura, e poiché l'arte è il tentativo umano di imitare la bellezza della mano del Creatore, questo semestre vedremo molti esempi della proporzione divina."
Nel corso della mezz'ora successiva, Langdon aveva proiettato diapositive di opere d'arte di Michelangelo, Dürer, Leonardo e molti altri, che dimostravano il rigoroso - e intenzionale - rispetto della proporzione divina nella composizione. Langdon aveva mostrato il numero phi nelle dimensioni architettoniche del Partenone, nelle piramidi egizie, e persino nel palazzo newyorkese delle Nazioni Unite. Il numero phi compariva nella struttura delle sonate di Mozart, nella Quinta Sinfonia di Beethoven, oltre che nelle opere di Bartók, Debussy e Schubert. Il numero phi, aveva spiegato, era stato anche usato da Stradivari per calcolare la posizione esatta dei fori nella costruzione dei suoi famosi violini.
(...) "Ancora un'osservazione. Oggi abbiamo solamente sfiorato Leonardo, ma questo semestre lo incontreremo ancora molte volte. Leonardo era notoriamente devoto alle antiche tradizioni della dea. Domani vi mostrerò il suo affresco L'Ultima Cena, che è uno dei più stupefacenti tributi al femminino sacro che si possa incontrare."
"Scherza?" aveva chiesto qualcuno. "Pensavo che L'Ultima Cena riguardasse Gesù!"
Langdon gli aveva strizzato l'occhio. "Ci sono simboli nascosti in luoghi che non riuscireste mai a immaginare."

domenica 10 marzo 2013

Da "Venuto al mondo", di Margaret Mazzantini (Mondadori, 2008, ebook)




Esco sul terrazzo, guardo il solito. Il palazzo dirimpetto al nostro, le persiane accostate. Il bar con l'insegna spenta. C'è il silenzio della città, polvere di rumori lontani. Roma dorme. Dorme la sua festa, il suo pantano. Dormono le periferie. Dorme il papa, le sue scarpe rosse sono vuote.

domenica 3 marzo 2013

Da "Amore e sesso fantareale", di AA. VV. (Omero Editore, 2010)




da Edward di Twilight
di Alessio Cappelli


Edward di Twilight,
amore mio, vieni il prima possibile, ti prego. Mio padre è un mostro e non vuole che vado a vedere il film dove ci sei te. Lo odio. Vieni, ti scongiuro, e aiutami. Ti dico subito dove sto. Tu arrivi a Roma, fai la Prenestina verso fuori, prendi il 112, o il Largo Preneste.