Tutto ciò che delle mie letture mi incuriosisce, mi emoziona, mi fa arrabbiare, mi fa sorridere, mi porta via, mi resta addosso per tanto tempo. Come la forma dell'intreccio della paglia. A gambe nude, d'estate.

domenica 4 novembre 2012

Da "Il gioco degli specchi", di Andrea Camilleri (Sellerio editore Palermo, 2011)




No, il sogno che aviva appena finuto di fari era sbagliato. Lui non sarebbi mai nisciuto pazzo, ne era certo. Semmai si sarebbi a picca a picca rimbambito, scordannosi macari nomi e facci delle pirsone cchiù care, fino a sprufunnari in una speci di solitudini 'ncoscenti.
Ma che confortevoli pinseri che gli vinivano di primo matino!

(...)

Si misi a firmari di mala voglia 'na poco di carti, in modo che l'enormi pila che c'era supra alla scrivania potissi arritrovari un quilibrio tanticchia cchiù stabili. Da tempo Montalbano si era fatto priciso concetto supra a un finomino mistirioso, ma prifiriva non dirlo a nisciuno. Stavola sì, l'avrebbiro pigliato per pazzo. Il finomino era questo: com'è che le pratiche aumentavano nottitempo? Come si spiegava che lassava la sira la pila àvuta un metro e la matina seguenti l'attrovava di un metro e deci senza che nova posta gli fusse arrivata? La spiegazioni non potiva essiri che una sula. Quanno l'ufficio ristava allo scuro e diserto, le pratiche, senza essiri vidute da nisciuno, si sparpagliavano càmmara càmmara, si spogliavano delle carpette, dei raccoglitori, dei faldoni e s'abbannunavano a orge sfrenate, a copulazioni illimitate, ad ammucchiate inenarrabili. Epperciò all'indomani a matino i frutti nati dalla notte peccaminosa aumentavano il volume e l'altezza della pila.

(...)

La prima parti della matinata passò liscia. Mancava picca a mezzojorno quanno Catarella lo chiamò per dirgli che supra alla linia ci stava il piemme Tommaseo.
"Buongiorno, dottore, mi dica".
"Ho ricevuto la sua denunzia contro quel giornalista... come si chiama...".
"Ragonese".
"Ecco. E ho avuto mo... do... do... di vede... re... re...". 
"... mi mi, fa fa, sol sol" continuò mintali il commissario.
"... la... la... registrazione" concludì il pm.
Ammancava l'urtima nota, ma il pm si firmò ccà, senza aviri cchiù un filo di sciato.
L'attacco di balbuzie era l'effetto che Liliana mezza nuda supra al letto gli aviva provocato.
Il dottor Tommaseo, del quali si sapiva che non aviva 'na fimmina, era un vero e propio maniaco sessuali che però non faciva sesso e di conseguenzia sbavava davanti alle beddre picciotte, vive o morte non aviva 'mportanza.
"Che gliene sembra?".
"Stupen... da... da!".
"Non parlavo della signora, dottore, ma della denunzia. Pensa di procedere subito?".
"Do... do... po... ave... re... re... o meglio esser... mi... mi... fa... fa... tto una sol... sol... ida idea sul... la... la... si... si... gnora".
Stavota era arrinisciuto a fari tutta la scala!
"Intende convocarla?".
"Un... un... due... due... llo senza tre... tre... gua...".
Oddio, si mittiva a contare? E fino a quanto? A cento? A milli? Di 'sto passo, facivano sira. Il commissario riattaccò.

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